Scheda 892 - Milizia dell'Immacolata di Sicilia

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SK 892 - Ai fratelli dimoranti fuori Niepokalanòw Niepokalanòw, 21 V 1940

Maria! Cari Figli!  Sono già trascorsi parecchi mesi dal momento in cui, per volontà dell'Immacolata, vi siete sparsi in varie direzioni1. Tuttavia, in qualsiasi luogo si trovi, un'anima che ama di vero cuore l'Immacolata trasfonde nell'ambiente che la circonda il proprio amore verso di Lei, vale a dire conquista per Lei sempre più numerose anime e in un modo sempre più perfetto.  Attualmente è rifiorito il mese della Madre Divina. Tra di voi non tutti hanno la possibilità di partecipare alle funzioni religiose del mese di maggio, così care al cuore, tuttavia dove c'è l'amore verso di Lei, ivi si celebra la funzione del cuore, interiore, essenziale.  Cerchiamo di non desistere dall'attività missionaria della conquista dei cuori a Lei. Preghiamo affinché si dilati la Sua sovranità nelle anime; offriamo a tale scopo le nostre afflizioni, i nostri dispiaceri, e impegniamoci a far sì che Ella sia soprattutto contenta di noi. Riusciremo ad ottenere questo, se la nostra coscienza sarà sempre pura. Conserviamo attentamente l'immacolata purezza della coscienza e qualora essa si dovesse macchiare, cerchiamo di purificarla al più presto possibile.  Un solo atto di amore perfetto fa rinascere l'anima; serviamoci sovente di questo mezzo. In pratica esso non è tanto difficile, perché l'essenza di tale atto è l'amore pronto al sacrificio; cerchiamo di piacere a Lei pagando di persona, senza preoccuparci della ricompensa o della punizione.  Cari Figli! So che avete nostalgia della ordinaria atmosfera conventuale, ma confortiamoci con la speranza che le attuali circostanze di emergenza non dureranno sempre e scoccherà l'ora in cui la pace avrà nuovamente il sopravvento e ognuno tornerà al precedente lavoro per la causa dell'Immacolata nelle anime. Del resto, questa missione perdura anche ora, benché sotto altra forma e in altre circostanze.  Quante anime ringrazieranno l'Immacolata (e... voi) per tutta l'eternità, perché proprio a motivo della attuale dispersione avranno avuto la possibilità di incontrarsi con voi e di avvicinarsi all'Immacolata, Madre delle anime!  Preghiamo, dunque, sopportiamo le piccole croci, amiamo assai le anime di tutti i nostri prossimi, senza alcuna eccezione, amici e nemici, e abbiamo fiducia, facciamo tutto questo all'unico scopo che Ella divenga al più presto e su tutta la terra la Regina di tutti e di ognuno singolarmente.  Vostro    fr. Massimiliano M. Kolbe   Un po' di notizie 2  Lo scopo di Niepokalanów, come ben sappiamo, consiste nel diffondere la devozione e l'amore verso l'Immacolata e nell'attrarre a Lei le anime.  Tempo addietro realizzavamo questo scopo prevalentemente con l'ausilio della stampa, mentre ora si rivolge una particolare attenzione alla preghiera, al lavoro manuale, alla produzione e all'azione di beneficenza.  Subito dopo il ritorno del p. Guardiano [Massimiliano] e del p. Vicario [Pio Bartosik] e dei fratelli dalle vicinanze di Berlino, nel giorno 9 dicembre u.s., si è dato inizio all'adorazione perpetua del Santissimo Sacramento.  Inizialmente, i turni erano di due fratelli, ora invece quattro fratelli per volta adorano incessantemente il divino Prigioniero d'amore, dandosi il cambio ogni mezz'ora.  Al momento attuale, questa è l'attività più importante.  Dopo la guerra3 si sono create nuove condizioni e svariate necessità, perciò Niepokalanów in molti casi cerca di venire in aiuto alla popolazione dei villaggi circostanti e delle fattorie.  L'attività della nostra infermeria, iniziata ancor prima della guerra, è continuata senza interruzione, con questa sola differenza, che dopo la guerra l'afflusso è aumentato in modo assai notevole e in questo momento fornisce consigli e aiuti di vario genere a 60-70 persone in media ogni giorno.  La piccola farmacia (vedi foto) prepara medicinali per una ventina di persone al giorno.  
In un piccolo ospedale per i secolari, che si trova sopra la cucina del nuovo refettorio, sono ricoverati una trentina di malati. Si tratta, per la maggior parte, di deportati, ai quali presta soccorso pure la nostra infermeria.  La primavera è tempo della lavorazione dei campi, delle semine, ecc., e proprio nei tempi presenti bisogna innanzi tutto preoccuparsi che non manchi il pane e rifornirsi degli altri prodotti indispensabili.  Perciò, la sezione meccanica ha lavorato durante quasi tutto l'inverno e sta ancora lavorando attorno agli arnesi agricoli di varie fattorie e di singoli agricoltori. Ecco qualche dettaglio del lavoro di questa sezione: sono state rimesse completamente a nuovo 3 macchine seminatrici, un trattore, 2 argani, 2 trinciaforaggi, una motocicletta, 7 biciclette. È stata eseguita la ferratura di una vagliatrice nuova e la riparazione di un'altra macchina simile. Vi sono attualmente in riparazione: 3 trebbiatrici e 2 mietitrici. Lavori arretrati da eseguire: 7 trebbiatrici, 6 argani, un trinciaforaggi e una vagliatrice nuova. Da riparare a fondo: 3 seminatrici. Ecco, per sommi capi, l'elenco dei lavori della sezione meccanica. È difficile raccogliere tutto in cifre con esattezza, poiché il numero di questi lavori cresce incessantemente.  La falegnameria in quest'ultimo periodo ha eseguito: 15 tavoli, 27 banchi, 7 sedie per i profughi; per Sochaczew 12 tavoli, 17 banchi con la spalliera, 48 sgabelli.  A Niepokalanów ci sono pure profughi in numero di circa 1.500, per la maggior parte vecchi o bambini; ogni tanto perciò capita che ne muore qualcuno. Sono in attesa di essere realizzate 2.000 cassette per le uova, ordinate dal “Rolnik” [=Agricoltore] di Sochaczew, 7 canotti per il Dipartimento Stradale, ecc.  La sartoria (vedi foto) confeziona abiti nuovi, fa rammendi, ecc.  La calzoleria (vedi foto) ha prodotto alcune paia di scarpe nuove, ha riparato circa 200 paia di calzature varie, evidentemente tutto per persone che non abitano in convento.  I fratelli dirigono la cucina e preparano le colazioni, i pranzi e le cene per circa 1.500 profughi. La panetteria (vedi foto) provvede ogni giorno al pane per loro. I profughi occupano i seguenti edifici: il quadrato, il “COP”, il noviziato, il seminario minore e il reparto per le spedizioni. In ogni edificio ci sono due fratelli che si prendono cura delle persone.  La necessità ci ha costretto pure a produrre le statuette dell'Immacolata. (vedi foto) Questa attività è diretta da fr. Teofilo, coadiuvato da fr. Felicissimo.  L'orto (vedi foto) ormai non produce tanto per la popolazione [dei dintorni], anche se diamo in parte, nei limiti del possibile, delle piantine di cavoli, di pomodori, come pure semi di cetrioli, ecc.; tuttavia, c'è molto lavoro nell'orto, poiché si utilizza ogni striscia di terreno per coltivarvi patate e altri ortaggi.  Ecco un quadro superficiale delle attuali occupazioni. Di lavoro ce n'è oltre le nostre forze, se si pensa che siamo soltanto un quarto di tutti quelli che eravamo precedentemente. Molti lavori ormai non li accettiamo più, per mancanza di personale. E così non si accetta più di riparare le scarpe, gli orologi, benché vi sia una grande richiesta.  Fr. Salesio da solo ha riparato oltre 60 orologi, ma ora deve occuparsi di un altro lavoro più urgente nel reparto meccanico, dove si formano addirittura delle code di macchine e di attrezzi agricoli.  Tuttavia, ringraziamo l'Immacolata anche per quello che c'è. Fino a questo momento sperimentiamo assai la Sua protezione.  Durante la guerra sono passati all'eternità i seguenti fratelli: fr. Amato, fucilato dall'esercito nel settembre scorso; fr. Bonfiglio, morto di tubercolosi nel sanatorio di Otwock; fr. Cirillo, morto anche lui di tubercolosi qui a Niepokalanów agli inizi di aprile; e fr. Rodrigo, morto di polmonite mentre stava in famiglia. Per le anime dei confratelli defunti bisogna recitare, secondo le Costituzioni, 2 corone francescane per ciascuno. Nel convento di Varsavia è morto di tifo fr. Silvestro Wojslaw, professo solenne. A Łagiewniki e rimasto ucciso da una bomba durante la guerra p. Giulio Gordon. Per essi bisogna recitare una corona per ciascuno.  Durante le operazioni belliche su Niepokalanów caddero 4 bombe di piccolo calibro. Tre non hanno fatto un gran danno, ma la quarta ha colpito la nuova portineria e ha distrutto la parte centrale dell'edificio. Per fortuna non ci sono state vittime.  La sezione degli impianti (vedi foto) ha installato la luce elettrica nella stazione di Szymanów, alla quale forniamo la corrente. La centrale elettrica fornisce l'energia a tutti gli edifici e dormitori dei profughi.  
Di sera, secondo l'antica usanza, nel cortile di Niepokalanów, ai piedi della statua dell'Immacolata, graziosamente illuminata, i fratelli suonano e cantano canzoncine mariane.  Le funzioni mariane del mese di maggio si celebrano alle 7 di sera. Durante queste funzioni il p. Vicario fa un commento ben articolato all'atto di consacrazione all'Immacolata.  In aprile abbiamo ricevuto la notizia che il nostro convento di Mugenzai no Sono in Giappone è stato dichiarato Commissariato4. Commissario è stato eletto p. Samuele, Vicecommissario p. Mieczyslaw e Guardiano p. Donato.  Fin dal dicembre dello scorso anno abbiamo iniziato le pratiche per ottenere il permesso di pubblicare il Rycerz Niepokalanej, ma fino a questo momento non abbiamo ottenuto ancora l'autorizzazione5.  Nello scorso gennaio il coreano p. Lodovico Kim ha ricevuto a Varsavia l'ordinazione sacerdotale dalle mani dell'Arcivescovo mons. Gall.  Il P. Giubilato [Simone Łaś], nonostante la tarda età (quasi 80 anni) è sopravvissuto a tutta la guerra a Varsavia e attualmente continua a dimorare qui a Niepokalanów.  

Nota 892.1 Cf. SK 882, Nota 2.  Nota 892.2 Il testo di questa lunga aggiunta venne redatto dal segretario personale di p. Massimiliano, fr. Ruffino Majdan, ma fu corretto e approvato da p. Massimiliano; perciò la partecipazione di p. Massimiliano, alla redazione del testo è indiscutibile.
Nota 892.3 Il termine guerra che in questa seconda parte della lettera ricorre varie volte, indica più precisamente l'invasione della Polonia, avvenuta nel mese di settembre dell'anno precedente e non si riferisce all'insieme delle operazioni belliche, che si protrassero fino al 1945.
Nota 892.4 Cf. SK 890, Nota 2.  Nota 892.5 Cf. SK 880; 884.






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